Normalità (Kikko di caffè)

Normalità (Kikko di caffè)

Lunedì 2 Marzo 2020

oggi sono uscita di casa per l’ultima volta: il mattino sono andata a fare la spesa, il pomeriggio sono andata a trovare la mia mia amica Agnese per giocare a “Burraco”. Non sapevo ancora che quello sarebbe stato il mio ultimo giorno di “libertà”. Infatti la sera ho sentito al telegiornale che era stata emessa un’ordinanza che obbligava tutti a rimanere in casa, in particolare chi aveva oltre i settant’anni. Così è iniziata la mia “clausura”.

La causa di tutto questo è dovuto all’arrivo di un’epidemia di coronavirus: ne avevamo già sentito parlare perché in Cina avevano chiuso intere città per contenere il contagio. Questo spaventa molto perché ancora non ci sono le cure né i vaccini.

Eravamo abbastanza fiduciosi perché pensavamo che la Cina fosse lontana invece… il virus era già arrivato anche da noi.

I primi giorni sono passati con un po’ di apprensione ma anche di speranza. Mi mancavano però le mie uscite del mercoledì e venerdì mattina con il gruppetto delle mie amiche, per partecipare alla Santa Messa e poi al bar del patronato della S.S. Trinità per bere il caffè, per scambiarci le nostre idee, le nostre esperienze. Parlavamo dei figli, dei nipoti, di cosa avremmo preparato da mangiare ma, anche, della “Parola” che avevamo ascoltato. Ecco questo mi mancava: la mia vita sociale.

Sento la nostalgia del ritrovarci tutte insieme al gruppo del “Chicco di caffè”, gruppo che è nato spontaneamente in occasione dei nostri incontri bisettimanali. Oltre alla gioia di stare insieme abbiamo pensato che con il poco di molte avremmo potuto dare qualche aiuto a chi ha meno di noi. Al momento di pagare il caffè lasciavamo sempre qualche moneta in più e ci siamo autotassate per una piccola cifra da aggiungere ogni mese.

In occasione poi del compleanno di ognuna di noi, la festeggiata porta una torta da mangiare assieme e offre il caffè a tutte. Al posto dei regali si raccoglie un’offerta libera da devolvere in beneficenza. Ogni due mesi circa si organizza una cena con lotteria finale per tutti quelli che vogliono partecipare. Il ricavato è destinato in parte alla CARITAS e, in parte, ai missionari della nostra parrocchia, in particolare a Don Davide Vivian, il figlio di una delle amiche del “Chicco di caffè” (Gianna e Piero Vivian) che opera in Mozambico come missionario. Là c’è tanto bisogno perché sta costruendo una Comunità nel villaggio dove è stato mandato dal Vescovo.

Nel nostro gruppo abbiamo una segretaria e tesoriera; si chiama Nilla, ha 86 anni ma la mente sveglia di una giovane. E’ una persona straordinaria, sensibile e discreta sulla quale si può sempre contare. Con lei organizzo la lotteria di beneficenza. C’è anche lo “staff cucina” con la supervisione di Gabriella, che di volta in volta prepara la cena con molta cura ed è sempre tutto molto apprezzato. Queste cene si svolgono nella sala polivalente, una struttura della parrocchia ed è sempre un momento di festa e di gioia.

Preghiamo il Signore che questa pandemia finisca presto e che possiamo ripartire con maggior entusiasmo di prima.

Ora ci domandiamo tutte: “Come sarà il nostro futuro? Quando potremo ritornare a Messa e poi trovarci ancora per bere un caffè insieme? Potremo festeggiare ancora i nostri compleanni?”. Certamente tutto sarà cambiato, tranne la nostra amicizia che durerà per sempre.

Questo sia anche un momento di riflessione per assaporare di più tutte le cose che prima davamo per scontate.

Facciamo una preghiera per tutti coloro che sono morti, in particolare i medici (156) i sacerdoti ( 100), gli infermieri e i volontari che hanno dato la loro vita per salvare altre vite.

Il Papa ha detto che sono i Martiri dei nostri giorni.

Biancarosa Cecchin

-Kikko di caffè